La magia del deserto in 4 itinerari ( + 1 ). Itinerario 1 – America del Sud

“Chi percorre il deserto scopre in se stesso una calma primitiva, che forse è la stessa cosa della Pace di Dio”

(Bruce Chatwin).

Mi piace il deserto, mi è sempre piaciuto, è forse il paesaggio naturale che più mi affascina. Nel deserto tutto pare fermo e immutabile e invece tutto si muove. Basta un alito di vento che tutto cambia e tutto cancella. Il deserto è un grande grembo, che custodisce i suoi semi per farli esplodere ad un minimo cenno di pioggia. Ma soprattutto amo il deserto perché è un luogo dell’anima, è un luogo dove si avverte la presenza di qualcosa o qualcuno più grande di noi, che ti avvolge. E’ anche il luogo della solitudine, dove si sente il battito del proprio cuore, il respiro, ma anche il peso dei propri pensieri.

E anche per coloro cui il deserto non evoca tali pensieri, è comunque un luogo bellissimo dove i cieli sono azzurri a perdita d’occhio, le stelle luminosissime e il sole, all’alba e al tramonto, danza sulle sabbie rendendole dorate e di giorno abbacina con la sua lucentezza.

Ecco qualche itinerario per scoprire questa magia della natura.

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America del Sud: Il deserto di Atacama

Si trova nella parte nord del Cile, al confine con Argentina e Bolivia, da cui si può entrare via terra, mentre l’aeroporto più vicino si trova a Calama. E’ il deserto più arido del mondo, l’unico in cui non ci sono oasi. E’ un deserto pietroso, stretto nella Cordigliera andina (Puma de Atacama). Il paesaggio è straordinario, sembra di essere su un altro pianeta.

Il punto di accesso è il villaggio di San Pedro di Atacama, un paesino a 2.500 mt di quota, interamente costruito con mattoni adobe (fango e paglia essiccati al sole) e dominato dalla sagoma imponente del Vulcano Licancabur.

Il pesino è grazioso, con le sue casette bianche una addossata all’altra e con la sua piazzetta centrale, sui cui si affaccia la chiesa di San Pedro.

Se è bella di giorno, non vi dico la notte. In assenza di ogni inquinamento luminoso, qui la notte è chiara, il cielo limpido e infinito, e le stelle brillano al punto che ti sembra di poterle toccare.

Naturalmente i turisti che visitano quest’area si concentrano tutti in questo paese, dove ci sono locande, pensioni, ristoranti. L’atmosfera però è piacevole. Per quanto numerosi, i turisti non sono eccessivi, e comunque, per la maggior parte sono viaggiatori indipendenti, quelli zaino in spalla e scarpe da trekking. Quindi, è rilassante ritrovarsi la sera in qualche locale a sorseggiare pisco davanti a un camino acceso (ovviamente se è agosto, inverno australe).

Da San Pedro, con le molte agenzie locali, si possono poi organizzare escursioni nei magnifici dintorni. Da non perdere:

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La Valle della Luna, qui sarà scontato dirlo, visto il nome, ma il paesaggio è davvero lunare, con le sue formazione rocciose nelle fogge più strane create dal vento. L’escursione comporta un trekking più o meno lungo e difficoltoso, che si conclude sulla duna dalla quale assistere allo spettacolo del calar del sole. A quest’ora, quando la luce lascia posto al buio il deserto muta colore ad ogni momento e sembra vivo.

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El Tatio per vedere uno dei geyser più alti del mondo. E’ una escursione impegnativa. Normalmente si parte da San Pedro intorno alle 4.00 di mattina, con annessa sveglia alle tre. Bisogna coprirsi molto, almeno ad agosto. El Tatio si trova a oltre 4.000 mt di quota e a quelle ore antelucane la temperatura scende sottozero. Anche il viaggio non è dei più agevoli: un paio d’ore su strade pietrose e non asfaltate che mettono a dura prova la schiena e lo stomaco. Dire che però merita non rende l’idea. E’ un vero spettacolo assistere al risveglio dei geyser che emettono i getti d’acqua o di vapori. La vista di insieme è stupefacente e anche qui mano mano il sole diventa alto, oltre a scaldare l’aria, rende i colori più vividi. Arriva anche l’ora della colazione, con uova cotte direttamente sulla calda pietra. Infine, per chi lo desidera … non certo io! Un bel bagno nelle vasche di acqua calda. Certo sarà bello, ma non ho voluta scoprire la sensazione al momento di uscire!

La Laguna Miscanti e Minique. Lago blu intenso, vegetazione gialla, montagne rosa, cielo terso, aria pulita … insomma le Ande come ce le immaginiamo. Solo che essere lì….

#cercounhashtagperviaggiare

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2 risposte a "La magia del deserto in 4 itinerari ( + 1 ). Itinerario 1 – America del Sud"

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