La magia del deserto in 4 itinerari ( + 1). Itinerario 2 – America del Nord

“Chi percorre il deserto scopre in se stesso una calma primitiva, che forse è la stessa cosa della Pace di Dio”

(Bruce Chatwin).

America del Nord: Deserto di Sonora

Pensando all’ovest degli Stati Uniti vi sono molte aree desertiche, belle, famose e perciò visitatissime. Per questo vorrei raccontare di un percorso un po’ alternativo e dell’itinerario meno battuto che attraversa il Deserto di Sonora. E’ il più esteso dei deserti americani che dalla California attraversa tutta la parte meridionale dell’Arizona lungo il confine col Messico fino a toccare il New Mexico.

Partendo dalla bellissima San Diego si imbocca la Interstate 8. Lasciata la costa orlata di palme, il terreno si fa ben presto desertico e le temperature si alzano, la prima tappa è Yuma, proprio quella del treno di cinefila memoria. In realtà a Yuma, oltre al treno e alla prigione che fa tanto film western, non c’è molto da vedere. Certo la si riesce ad apprezzare di più nelle mezze stagioni. Sotto i 50° di agosto, sinceramente non me la sono sentita di fare “due passi”.

Proseguendo, il deserto si fa sempre più pietroso ma non propriamente arido, poiché la vegetazione è varia. C’è una altissima concentrazione di cactus di varie dimensioni, ma quelli che ai nostri occhi sono i più spettacolari, sono i Saguaro e gli Organ Pipes. I primi sono enormi e hanno un po’ la forma di un candelabro con un grosso tronco centrale e le braccia, gli altri assomigliano come dice il nome a canna d’organo, tante braccia più o meno uguali.

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Per vederli in quantità industriale, lungo la strada ci si può fermare al Saguaro National Park e all’Organ Pipes National Park, quest’ultima patrimonio della biosfera. Sono due piccoli parchi, che di fatto si attraversano in auto, con alcuni punti panoramici. Si trovano entrambi a poca distanza dalla cittadina più grande cuore di questa parte meridionale dell’Arizona, Tucson. Un pò americana con i suoi grattacieli, un pò ispanica con le sue chiese, soprattutto la Missione di San Xavier e un po’ western con gli studios cinematografici che naturalmente si possono visitare, questa è Tucson. Da qui il Saguaro dista giusto una trentina di chilometri. Mentre per raggiungere l’Organ Pipes occorre imboccare la Interstate 10 e proseguire verso il New Mexico.

Prima di lasciare questa parte di Arizona non si può non fare una deviazione, scendendo verso il confine messicano fino a Tombstone e Bisbee. Tombstone è quella quella che si dice una “americanata”, però carina e divertente. E’ la cittadina della sfida all’OK Corral. Naturalmente è stata interamente ricostruita e si può passeggiare tra saloon e diligenze, tra persone vestite come a fine ottocento, il tutto fino a metà pomeriggio quando si materializzano Wyatt Earp e i suoi fratelli che con Doc Holliday affrontano i “cattivi” nella “sfida infernale”… divertente!

Un poco più a sud la cittadina di Bisbee, nata come città mineraria, qui si estraeva oro, argento e rame. Ora dopo la chiusura delle miniere è divenuta una cittadina turistica, molto graziosa con le sue casette in stile vittoriano e art decò.

Questo itinerario si conclude a Las Cruces città di confine dove al più si trascorre una notte giusto per fare una sosta, non c’è molto da vedere ma di certo si può mangiare un buon taco.

#cercounhashtagperviaggiare

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2 risposte a "La magia del deserto in 4 itinerari ( + 1). Itinerario 2 – America del Nord"

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