A spasso per il Baden Württemberg (Ulm e Vaduz)

Ed eccoci, infine, ad Ulm per l’ultima tappa del viaggio e per l’ultimo giorno dell’anno. Ulm è adagiata sulle sponde del Danubio ed è famosa soprattutto per due cose: per aver dato i natali ad Albert Einstein e per il suo Duomo, splendida cattedrale luterana in stile gotico, uno dei più grandi edifici religiosi d’Europa, con il campanile più alto d’Europa, con la sommità raggiungibile con 800 gradini!

Fantastico il colpo d’occhio dello splendido interno a cinque navate della chiesa. Particolare è anche il Municipio di Ulm (Rathaus), risalente alla fine del 1300 e interamente ornato di dipinti, oltre che di un bel orologio astronomico.

Da vedere anche il Fischerviertel (Quartiere dei Pescatori) un pittoresco dedalo di viuzze solcato dal fiume Blau, su cui si affacciano graziosissime casette a graticcio, dove oggi vi sono negozietti e ristoranti. Tra esse spicca la Schiefes Haus, che secondo il Guiness dei Primati è l’hotel più storto del mondo. Infine, meritano una menzione le mura cittadine, percorribili a piedi e da cui si gode di una piacevole vista del centro storico e del Danubio.

Quanto al Capodanno, che dire, beh se volete divertirvi, ballare, cantare, allora … non venite qui! Alle 15,30 tutti i locali, non solo negozi, ma anche bar e ristoranti hanno chiuso i battenti e in giro non c’era più nemmeno un cane, si insomma, a parte il mio. Un atmosfera che oserei definire triste. La serata, altrettanto dimessa. Risultavano aperti solo i ristoranti che organizzavano il cenone, in piazza nessun cenno di un qualche festeggiamento. E anche nelle case, spesso prive di tende come usa nei paesi nordici, non c’era traccia di alcuna festa… mah. La cosa più emozionante che ho fatto è stata quella di entrare nel Duomo di Ulm, per poi rientrare in albergo prima di mezzanotte.

A quel punto è stato poi possibile assistere ai fuochi improvvisati dagli abitanti della città che numerosi si sono ritrovati sulle rive del Danubio per far saltare petardi e fuochi d’artificio. Quindi, Ulm è una città carinissima e merita una visita, magari non proprio a Capodanno.

Il viaggio di ritorno è stato spezzata da una sosta a Vaduz, capitale del Principato del Liechtenstein. Premetto che si è trattato di una breve sosta: la visita è consistita solo in una passeggiata per la via pedonale del centro. Nella mia personale classifica, questa mi pare essere la capitale più insignificante del mondo. Insomma non c’è nessun angolo caratteristico o una piazza carina. Però io non c’ero mai stata e volevo piantare la mia bandierina sul 51esimo paese da me visitato… fatto!
Dormire e mangiare a Ulm

Pur non essendo la mia prima scelta, ma non avendo trovato altrove, la mia unica notte a Ulm l’ho trascorsa al Golden Tulip Hotel, un hotel realizzato probabilmente negli anni 70 che pur essendo in ordine e pulito, non è mai stato rimodernato, quindi, non è niente di che. Tenuto conto del prezzo, probabilmente si possono trovare alternative migliori, in ogni caso è proprio sulla riva del Danubio a Neu Ulm, di fronte alla città vecchia. La vista è impagabile, senza contare che, attraversando il vicino ponte, il centro dista pochi minuti di cammino.

Per un pasto, sia pranzo che cena, suggerisco il Ratskeller Restaurant, che non solo è la tipica birreria tedesca con bei robusti piatti, ma si trova proprio all’interno dell’antico municipio e, quindi, di grande atmosfera.
#cercounhashtagperviaggiare

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2 risposte a "A spasso per il Baden Württemberg (Ulm e Vaduz)"

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  1. Ripensavo a questo traguardo, per me incredibile. Mai dire mai, ma dubito che riuscirò in una sola vita a conficcare tante puntine sul mio planisfero!
    Hai mai pensato di realizzare una sorta di articolo-palmarès per celebrare a dovere il tuo vagabondare? Potresti giocare sulla grafica, proponendo una coloratissima sfilata di bandierine, spillette o simili. Forniresti così ai lettori un’alternativa alla navigazione dal motore di ricerca.

    Buon viaggio! 🙂

    "Mi piace"

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