Kangaroo Island, affascinante se si amano natura ed animali, è un luogo dove il tempo si è fermato. Non ci sono state contaminazioni con la terra ferma e sopravvivono razze animali autoctone, impossibili da vedere altrove. E’ un luogo selvaggio con una costa a tratti frastagliata e aspra e un mare spesso increspato dai forti venti, ma anche con insenature dove il mare è turchese e le spiagge ampie.
Tra quanto ho visto in Australia è il luogo uno che più mi ha emozionato: da non perdere, perché ciò che vedrete qui non ha pari in altri luoghi.
Ecco allora qualche consiglio.
Come arrivare e come muoversi
Kangaroo Island si trova a circa 12 km di mare da Cape Jarvis. Da qui partono i traghetti della SeaLink, che operano con più corse giornaliere. Sul sito internet sono indicati orari che variano a seconda del giorno della settimana e della stagione: in inverno (la nostra estate) ci sono 2/3 corse giornaliere. Sempre via internet si possono acquistare i biglietti, anche per il veicolo proprio o in affitto. I costi sono piuttosto elevati: io ho speso circa 294€ per 2 persone e un’automobile.
Il tragitto dura circa 45 minuti, ma attenzione perché quel tratto di costa è battuto dai venti e può essere difficile anche per meno deboli di stomaco. Io non soffro, ma il viaggio di ritorno mi ha messo a dura prova. Mi sento di consigliare di … sedersi verso poppa, evitando la apparentemente affascinante prua!
Il punto di arrivo sull’isola è Pennshaw dove c’è un’ufficio turistico in grado di dare tutte le notizie del caso.
Ci sono molte gite organizzate, perciò se non si ha un mezzo proprio, non ci sono grossi problemi. Tuttavia, disporre di un’auto è l’ideale perché consente di girare in lungo e in largo l’isola, fermandosi dove si ha voglia seguendo i propri tempi. Unica cautela, cercate di viaggiare durante le ore di luce, giusto per evitare incontro/scontri con i canguri.

Quanto tempo
Due giorni è un tempo ideale, perché si riesce a visitare i punti più belli dell’isola.
Kangaroo Island, sulla carta geografica, sembra un puntino. In realtà è lunga 150 km e larga 60 km, quindi non è piccolissima e ci vuole un po’ di tempo per andare da un punto all’altro.
Tra traghetto e albergo non è proprio una gita economica quindi, se si va, è bene vedere il più possibile.
Che cosa vedere
Il Flinders Chase National Park rappresenta il “must see” dell’isola, l’ingresso costa 11 AUD a persona, mentre il veicolo è gratuito. I punti più visitati , a ragione poiché sono molto suggestivi, sono Admiral’s Arch e Remarkable Rocks. Quest’ultime sono una serie di rocce levigate nel tempo dal mare e dal vento che hanno assunto forme particolari: ciascuno può vederci qualche cosa. Di certo sono molto fotogeniche, anche perché si trovano su di un promontorio da cui la vista spazia nell’oceano. A me è capitato di vedere un paio di balene giocare tra loro. Certo erano piuttosto lontane, tuttavia è la prima volta che mi capita di vedere questi animali così per caso senza partecipare ad una uscita apposita.

Admiral’s Arch, invece, è un arco naturale e anche questo si presta a bella cornice fotografica. La particolarità di questo luogo è la colonia di otarie che qui vivono sonnecchiando al sole. E’ incredibile vedere come questi animali con la loro mole riescano a risalire le pareti rocciose, io non ho mai visto una cosa del genere e nemmeno pensavo fosse possibile. Poi loro sono abituate alle persone e si lasciano fotografare senza problemi.
Seal Bay Conservation Park
Parlando di questi animali marini, altro punto da non perdere è questa zona di Kangaroo dove risiede una colonia di leoni marini.
La visita può avvenire in due modi. In autonomia, c’è una lunga passerella di legno che arriva sino al bordo della spiaggia, oppure con visita guidata che consente di scendere sulla spiaggia per incontrare gli animali da vicino. Io ho scelto questa modalità, il costo è di 35 AUD a persona. A me è piaciuto molto, anche se poi sulla spiaggia di animali non ce ne erano, abbiamo solo potuto vedere un cucciolo uscire dall’acqua. Molto più numerosi i leoni marini al sole lungo la passeggiata. Nel complesso ne vale sicuramente la pena.

Hansen Bay Wildlife Sanctuary
E’ un’area protetta per la quale si paga un biglietto per entrare, ma non è uno zoo, gli animali sono liberi, qui si possono vedere canguri e wallabi. Tuttavia, il motivo principale per venire qui sono i koala, c’è infatti un bosco di eucalipto, dove puoi scorgere questi animali.
Di solito si trovano sui rami più alti e bisogna fare uno sforzo per scovarli, ma a me è capitato di vederne un paio a terra e devo dire che è stato molto emozionante: sono animali particolari e molto buffi.
Emu Bay
L’isola è costellata di piccole baie con belle spiagge, mete estive di vacanzieri. Quella che più mi è piaciuta è Emu Bay, uno di quei luoghi che ti fanno pensare come sarebbe bello alzarti una mattina e affacciarti in una di quelle casette sulla spiaggia con grandi finestre sul blu.

Dove dormire
Pennshaw è il piccolo villaggio dove approda il traghetto SeaLink. Può essere comodo proprio per rimanere vicini all’imbarco e qui ci sono alcune belle sistemazioni.
Kingskote è la cittadina capoluogo dell’isola che detta così sembra una metropoli, poi invece sono sei case. Si trova in una zona centrale e quindi le varie attrazioni dell’isola sono equidistanti. Sul molo alle 17.00 danno da mangiare ai pellicani, il giorno che ci sono andata però c’erano poche persone e il pesce non è stato distribuito. Però i pellicani sono venuti lo stesso!

L’isola è disseminata di piccoli lodge e si può davvero dormire ovunque piaccia. Io ho soggiornato ad American River al Mercure Hotel e mi sono trovata veramente bene. Il villaggio è piccolissimo e sonnolento ma la pescosa laguna è molto suggestiva ed è famosa per le sue ostriche che poi si possono gustare all’Oyster Farm. L’albergo è molto carino e accogliente e soprattutto ha un ottimo ristorante. Questo è un bel vantaggio perché qui d’inverno non c’è molta gente in giro ed i ristoranti sono spesso chiusi.
E’ anche un bene poter cenare senza spostarsi in auto. I canguri sono animali notturni e sbucano dalla radura che è un piacere. Quindi può essere pericoloso guidare la sera. Io ho visto più canguri morti sul ciglio della strada che vivi a brucare nei prati… quindi attenzione!
Non voglio chiudere con notizie tristi. Vi voglio invece consigliare di inserire assolutamente quest’isola nel vostro itinerario. Non delude.
#cercounhashtagperviaggiare
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