Bogotà: a spasso per La Candelaria

La prima tappa di un viaggio in Colombia è quasi sempre la sua capitale: Bogotá. In questa città trascorreremo il primo e l’ultimo giorno della nostra vacanza.

Questa prima giornata la dedichiamo alla Bogotà storica. Punto di partenza è il centro ideale della città, la piazza Simon Bolivar: grande piazza dedicata al Libertador, cosa non inusuale in America Latina. La piazza è dominata dalla bella Cattedrale, mentre sui lati ci sono gli edifici governativi.

Proseguiamo per le vie del centro e ci rechiamo immediatamente a visitare il Museo dell’Oro, una delle attrazioni più importanti della città. Il Museo ospita la più grande collezione di reperti in oro dell’età precolombiana di tutto il Sudamerica e per questo motivo, anche se non si è appassionati del genere, come la sottoscritta, una visita è d’obbligo. In ogni caso, il Museo è molto moderno, ben allestito e quindi si rivela interessante. Noi ci capitiamo di domenica, quando tutti i musei sono gratuiti. Questo si traduce anche in un numero maggiore di persone con cui condividere la visita.

Lasciato il Museo ci dirigiamo verso il Parque de Los Periodistas e da lì ci immettiamo nelle vie più caratteristiche dell’antico quartiere della Candelaria. Non c’è un itinerario preciso da seguire, basta perdersi tra gli stretti vicoli e godersi l’atmosfera creata dai tanti graffiti che ricoprono i muri, facendo diventare quello che sarebbe un luogo poco interessante e perfino bruttino, pieno di fascino e personalità.

Bogota 10
Bogotà, Parque de los Periodistas
Begota 02
Bogotà, Graffiti della Candelaria

Prossima tappa il Monserrate, la montagna che domina la città su cui si erge una chiesa, metà di pellegrini e di turisti in cerca dello scatto perfetto.

Bogota 03
Bogotà, Panorama dal Monserrate

I modi per salire sulla cima sono tre: a piedi, con la funicolare, con la funivia. Per quanto ci riguarda la prima opzione non la prendiamo nemmeno in considerazione, non abbiamo tempo, serve almeno un ora e mezza per salire. E poi chi ce la fa? Già si tratterebbe di una salita impegnativa in situazioni normali, figuriamoci se reduci da un viaggio di oltre 14 ore, senza avere avuto il tempo per assorbire il jet-lag e per di più a oltre 2.500 metri di altitudine, cosa che ti taglia il fiato.

L’opzione più affascinante sembra essere la funivia, ma purtroppo c’è una coda infinita e non resta che scegliere la funicolare, che essendo piuttosto grande riesce a contenere molte più persone. La stazione della funicolare e quella della funivia sono adiacenti, mentre la biglietteria è unica e il costo è identico per entrambi i tragitti. Curiosità: contrariamente a quanto si può pensare il biglietto la domenica costa meno (12.000$ a persona per a/r rispetto ai 20.000$ di un giorno nornale).

Una volta sulla sommità si accede al sito religioso per un sentiero ai cui bordi ci sono le stazioni della via crucis e infine la chiesa vera e propria. Di per sé il sito non sarebbe nulla di speciale se non fosse per il bel panorama della città che si gode dalla cima e che ti dá l’idea di quanto può essere enorme una città di 12 milioni di abitanti.

Dopo un bel po’ di foto è tempo di tornare in città. Lo facciamo con lo stesso mezzo con cui siamo saliti, ossia la funicolare. Per la funivia, se già c’era coda in salita, in discesa la cosa è improponibile: ad essere ottimisti almeno un paio d’ore d’attesa!

Bogota 04
Bogotà, Interno del Museo Botero

Tornati in città ci resta giusto il tempo per l’ultimo “must see” della parte vecchia della città ossia il Museo Botero. L’ingresso è gratuito sempre, non solo la domenica, ed è davvero carino, piccolo ma molto ben organizzato. Ci sono naturalmente molte opere di Botero, ma anche un paio di sale che contengono altri autori, alcuni molto famosi come gli impressionisti e Picasso.

La giornata è stata piena e intensa, adesso c’è ne torniamo in albergo a riposare un po’ prima della cena.

Il nostro albergo si chiama El Dorado e si trova vicino al Parque de la 93, una zona considerata vivace e con molti locali e ristoranti. Si trova nel quartiere di Chapinero, nella parte residenziale della città, a circa mezz’ora dalla Candelaria.

Ci ho riflettuto un bel po’ prima di scegliere l’albergo. Ero indecisa se restare nella zona antica, così da essere più vicina alle attrazioni turistiche, oppure nella zona più residenziale. Alla fine ho optato per questa seconda soluzione, in quanto a detta di guide e altri blogger è più sicura la sera. In effetti, ci siamo trovati bene in questo hotel che è proprio un gioiellino: servizi elevati e prezzi contenuti. La zona del Parque è poi davvero ricca di locali, anche se la mia idea di movida e divertimento è un’altra. La zona si presenta tranquilla, fin troppo, ma in ogni caso, c’è un’ampia scelta di locali e non si rimane delusi.

Ora il nostro viaggio prosegue, l’ultimo giorno ci dedicheremo alla Zona T, quella più moderna e commerciale, ma non c’è fretta .. per ora godiamoci la vacanza….

#cercounhastaperviaggiare

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