Proprio di fronte al parco della Pace in Hiroshima c’è la fermata del tram che in mezz’ora conduce all’imbarco per l’isola di Myajima. Varie le linee di ferry attive. Noi preferiamo la JR, in modo da utilizzare il nostro pass. Il tragitto dura 15 minuti.
Myajima è famosa per il Tori Rosso costruito nel mare sul quale sembra galleggiare.
L’isola è carina, verde e dominata dal grazioso e minuscolo villaggio: un paio di vie piene di negozietti per turisti ed alcuni templi; il più famoso è appunto quello in riva al mare la cui antica porta di ingresso era il famoso tori sull’acqua.
Myajima è abitata da moltissimi cervi che si avvicinano senza paura ai turisti cercando da mangiare. Raggiungono livelli di sfacciataggine quando infilano il muso in borse e sacchetti.
Di giorno molti sono i turisti. Pochi però sono coloro che restano sull’isola per la notte, quando l’atmosfera è d’improvviso si fa tranquilla. Naturalmente, sull’isola non c’è molto da fare.
Dopo aver ammirato il Tori Rosso da tutte le possibili angolazioni e luci del giorno e della sera, possiamo consigliare qualche passeggiata e la caccia a souvenir. La sera i negozi e buona parte dei ristoranti chiude.
Una notte sull’isola rappresenta sicuramente un’ottima alternativa a qualche Hotel di standard internazionale nella città di Hiroshima.
Noi abbiamo scelto il Kikonoya Hotel: 3 stelle, carino, con un onsen (tipico bagno comune giapponese) al suo interno. Come molte altre sistemazioni, anche il nostro Hotel fornisce bei kimono, che alcuni indossano durante la passeggiata della sera.
La mattina ci aspetta una bella sorpresa: colazione giapponese. In tavola un bel vassoio con tante ciotoline con zuppa di miso, pesce bollito e altre leccornie!
Ecco l’abbiamo provata … adesso basta! Diciamo che per noi occidentali è un esperienza un po’ forte.
#cercounhashtagperviaggiare
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