Kyoto in tre giorni: piccola guida

Secondo i lettori della rivista “Travel & Leisure”, Kyoto è la città più bella del mondo.

Io non so se sia davvero la più bella, molte altre mi sono piaciute e mi hanno emozionato, di certo è piena di fascino: insomma un “must to see” di un viaggio in Giappone.

Che cosa fare in tre giorni a Kyoto? Beh in città ci sono tantissimi monumenti, templi e luoghi che meritano di essere visti, quindi se il tempo è poco occorre scegliere.

Ecco la nostra lista di luoghi da non perdere:

07 - Kyoto-735Un passeggiata nella zona di Higashyama, con i suoi bellissimi templi. Noi siamo partiti dal Shore–In Temple: immerso in uno splendido giardino, pochi i turisti all’interno, più attratti da siti maggiormente enfatizzati dalle guide. Si può godere dell’armonia che contraddistingue questi luoghi. Proseguiamo per il Chion–In Temple, a circa dieci minuti a piedi dal primo. E’ uno dei più famosi ed infatti pieno di gente. Nell’agosto 2015 era parzialmente in ristrutturazione, quindi tutto sommato non particolarmente attraente. Kenninji: anche questo poco visitato e quindi silenzioso e affascinante. Kodai-Ji: bello soprattutto il giardino curatissimo in cui è inserito. Kiyomizu-dera: forse il più particolare, praticamente una enorme palafitta che domina la città.

07 - Kyoto-818Nel mezzo, le strette vie di Gion, l’antica strada delle Geishe, case piccole e di legno. Ora, al posto delle antiche okiya, ci sono negozietti e ristorantini. Sebbene tutto sia in funzione del turismo, quest’area non ha perso il suo fascino.

07 - Kyoto-940Kinkaku-ji il tempio d’oro: magnifico e splendente, imperdibile. Si trova in un quartiere a nord ovest della città ed è raggiungibile in bus che si può prendere alla stazione di Kyoto (anche altrove ovviamente, ma alla stazione le indicazioni sono chiare; alle fermate intermedie un po’ meno).

07 - Kyoto-930Il santuario di Fushimi Inari–Taisha: la costruzione principale si trova alla base di una montagna con alcuni sentieri che si snodano verso la sommità. La caratteristica principale sono i moltissimi tori rossi, per lo più donati da aziende a scopo votivo, che coprono quasi interamente il percorso. E’ un luogo scenografico e molto fotogenico. Si raggiunge dalla stazione ferroviaria di Inari, sulla Linea Kyoto-Nara (attenzione a scegliere treni locali e non diretti che saltano questa fermata).

07 - Kyoto-720Il Njo Castle, antica residenza degli shogun immerso in un bel giardino.

Passeggiata a Pontocho. Immancabile serata tra i numerosi locali e ristoranti che si affacciano sulle strette stradine una volta percorse prevalentemente da Geishe. E’ ora una ampia e vivacissima area dove spendere piacevolmente il proprio tempo.

Visita alla Stazione ferroviaria di Kyoto. Completata nel 1997 su progetto dell’architetto Hiroshi Hara. Una città nella città; struttura imponente di vetro e acciaio che, fotografata in B&N, garantisce il risultato.

Escursione a Nara. Raggiungibile con un comodo e puntuale treno locale con circa un’ora di viaggio. La cittadina è visitabile prendendo una delle linee di autobus circolari che toccano i luoghi da visitare. Letteralmente “infestata” da migliaia di cervi che gentilmente ma insistentemente fanno la posta ai turisti che malauguratamente allungano loro del cibo. Il Tempio Todai-Ji è sicuramente il primo spot da visitare, caratterizzato dall’enorme Buddha al suo interno.

07 - Kyoto-854Muoversi: Kyoto è semplicissima da visitare, la metro è costituita da sole due linee e perciò orientarsi è semplice. I luoghi di maggior interesse turistico sono raggiunti dai treni. Le linee dei bus sono capillari perciò tutto può essere raggiunto con i mezzi pubblici. E’ molto conveniente la tessera giornaliera che consente di prendere con pochi euro (meno di 10€ – agosto 2015) tutti i mezzi di comunicazione.

Mangiare: c’è l’imbarazzo della scelta. Più che un ristorante, che poi ognuno ha i suoi gusti, consiglierei una zona che è quella di Shijo, piena di negozi, department store, shopping Arcades e tanto tanto movimento. Ci sono un’infinità di locali per tutti i gusti, molti anche sulla rive del fiume, con belle terrazze. La zona è adiacente a Gion e Pontocho, anch’esse vivaci. Probabilmente i ristoranti sono turistici ma, salvo che non si voglia scegliere un locale ben preciso, qui la zona è piena di gente e di energia. A noi è piaciuta molto e ci siamo tornati dopo aver tentato di ispezionare altre zone, che però sono risultate deserte.

Dormire: Kyoto è città turistica e naturalmente l’offerta è molto varia. Noi abbiamo scelto il Citadines Karasuma-Gojio, proprio di fronte all’omonima fermata della metropolitana e per questa ragione comodissimo. Si trova a due fermate dalla stazione di Kyoto ed a un paio rispetto alle attrazioni della città (Higashiama, Gion, ecc,).

L’hotel è un bel quattro stelle, con un buon rapporto qualità prezzo, in considerazione del fatto che comunque Kyoto non è una città troppo economica. La particolarità sta nel fatto che le camere sono monolocali con un angolo relax con divano e tavolino e angolo cottura. Questo fa si che le camere risultano un po’ più spaziose e vivibili rispetto alla media giapponese. Inoltre, se si deve partire presto la mattina, anche una colazione veloce in camera può tornare comoda, quindi …. consigliatissimo,

#cercounhashtagperviaggiare

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2 risposte a "Kyoto in tre giorni: piccola guida"

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  1. Kyoto è una città molto bella, dopo averla visitata due volte ritornerei ancora. Adoro l’antico Giappone e gironzolare nel quartiere di Gion è un’emozione bellissima! 🙂

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