Il vantaggio di andare a dormire presto è che ci si sveglia presto e a queste latitudini già alle sei del mattino il sole è alto. Quindi, di buona lena partiamo per Nuwara Elya.
Nuwara Elya è una stazione climatica utilizzata dagli inglesi per sfuggire alla calura della costa. Si trova a quasi 1900 metri e di certo fresca è fresca, perfino freddina direi, al punto che ci siamo dovuti mettere delle felpe pesanti che neppure bastavano.
La chiamano Little England, visto molti edifici sono in stile vecchia Inghilterra: soprattutto gli edifici pubblici in mattoncini rossi e tetti di legno. Sicuramente un luogo molto particolare e carino.
Ci sono bei luoghi per fare passeggiate soprattutto lungo il lago Gregory sulle cui rive è situata la cittadina. Anche qui poi piantagioni di té a go go. In città, posso consigliare un giro al mercato, colori e fotografie, ed una visita al Victoria Park, bellissimi fiori e qualche interessante spunto fotografico su abitanti della zona a passeggio.
Uno spuntino: interessante esperienza quella del Royal Cafe, dove una tazza di caffè o té viene accompagnata da un generoso vassoio di ottime paste. Si paga a consumo.
Ho cenato al Grand Indian proprio di fronte al Grand Hotel, il più lussuoso hotel dell’area. Quanto al dormire, posso dare un consiglio su dove non andare ossia all’Alpine Hotel, esperienza pessima. Fuori sembra uno chalet di montagna ed è anche carino, ma dentro è buio e tetro, le camere vecchie e nemmeno troppo pulite. Inoltre, il problema vero è che, in un luogo a quasi 2000 mt, dove piove 300 giorni all’anno e le nubi sono costantemente basse, non c’è nessun riscaldamento! Dentro si gela letteralmente, difficile dormire e fare la doccia è solo per coraggiosi. Tenuto conto che non è nemmeno a buon mercato, il mio consiglio è scegliere un posto con il riscaldamento!
Comunque, dopo una notte al freddo a contare le pecore sognando di averne una accoccolata sul letto, ripartiamo alla volta del triangolo storico, lasciando quindi la natura per immergerci nella cultura…
Ma questo ve lo racconto la prossima volta.
#cercounhashtagperviaggiare
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