La scelta dell’itinerario in Uzbekistan dipende naturalmente da quanti giorni si hanno a disposizione. Il “minimo sindacale” per un tour del paese è di almeno sette giorni.
Città di arrivo e partenza è sicuramente Tashkent. Non è stupenda, né merita di perderci troppo tempo. Tuttavia, anche ad essere bravi o fortunati nelle combinazione dei voli almeno una notte, in arrivo o partenza, dovrà trascorrersi qui.
Imperdibili sono invece le tre città situate sulla via della seta: Samarqanda, Bukhara e Khiva. Ciascuna con proprie caratteristiche. Ciascuna vale una visita approfondita. Per avere un’idea di queste città, considerati gli spostamenti, occorre preventivare almeno due notti ciascuna. Se poi si ha più tempo, l’Uzbekistan è un paese pieno di fascino che offre parecchie possibilità.
Ecco alcune idee:

Il Lago d’Aral – per assistere in prima persona ad uno dei più grandi disastri ambientali causati dall’uomo. Questo lago si sta progressivamente prosciugando ed oggi è ridotto al 10% dell’estensione che aveva negli anni sessanta. Il lago è raggiungibile con dei tour organizzati dalla città di Nukus.
La Valle di Fergana – E’ la regione più popolata e industrializzata dell’Uzbekistan, e non a caso. E’ anche la zona più verde di un Paese per lo più desertico. La valle attraversata dal corso superiore del fiume Syr-Darya è anche famosa per le coltivazioni di frutta e cotone. La regione è anche famosa per la tessitura della seta e per la produzione della ceramica. In loco si possono visitare fabbriche che lavorano in modo tradizionale, tramandando antiche tecniche di lavorazione. Non manca, naturalmente, la zona tappeti, dove le ricamatrici tessono, sempre a mano, i preziosi tappeti in seta.
Shahrisabz – Questa città che si trova ad una ottantina di chilometri da Samarqanda. Può quindi rappresentarvi un’escursione giornaliera. La città è famosa per aver dato i natali a Tamerlano. Proprio i numerosi monumenti risalenti alla dinastia Timuride hanno permesso al centro storico di questa città di diventare patrimonio dell’Unesco.

Termez – E’ una città che si trova all’Estremo Sud del Paese al confine con l’Afghanistan, cui è collegata dal Ponte dell’Amicizia costruito dai Sovietici e da loro utilizzato durante la guerra e ancor oggi avamposto di confine tra i due paesi. Quest’area è abitata da oltre duemila anni e vi sono molte zone archeologiche.
La Regione di Navoi – E’ una regione caratterizzata dalla presenza del deserto Kyzyl Kum uno dei più vasti dell’Asia Centrale, il cui nome significa “sabbie rosse”.
Per vedere tutto quanto ho appena descritto, servirebbero almeno tre settimane, se, invece, il tempo della visita è inferiore occorre fare una scelta. Personalmente, non ero attratta dal Lago d’Aral. Quanto alla Valle di Fergana e la zona di Termez, seppure incuriosita, si tratta di aree di confine, caratterizzate da una certa instabilità politica. Pertanto, dovendo scegliere ho preferito trascurare zone potenzialmente pericolose. Quindi, ho optato per una zona a me particolarmente congeniale ossia il deserto.
Ecco il mio itinerario di viaggio
- Arrivo da Mosca a Taskhent nella notte
- Ripartenza di prima mattina per Urgench
- Taxi di poco meno di mezz’ora per Khiva (2 notti)
- Taxi a Bukhara (2 notti)
- Tour organizzato da Bukhara a Nurata fino al deserto di Kyzyl Kum (1 notte)
- Rientro a Samarqanda (2 notti)
- Tashkent (1 notte)
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