Medellin, Cuore della Colombia

Medellin è il cuore della Colombia. Lo è in senso geografico, data la sua posizione centrale, e lo è dal punto di vista economico, grazie alla sua modernità ed alle  infrastrutture, ma lo è anche da un punto di vista metaforico: è stato un cuore sanguinante ora è un cuore pulsante.

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Medellin, Graffiti

Mi sono chiesta, prima di partire, se inserire la visita di questa città nel mio itinerario. Non ne ero troppo convinta, cercavo materiale, leggevo blog di altri viaggiatori, guardavo fotografie e nel complesso mi sembrava una città bruttina e con poche attrattive. Però la sua storia e il suo passato tragico in qualche modo mi attraeva. Ho deciso, quindi, di trascorrere qualche giorno a Medellin e ho fatto bene.

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Medellin, Panorama Serale

Non si può dire che Medellin sia una città bella, ma è sicuramente affascinante. Lo è per la sua gente ed è difficile descrivere la sensazione che si prova nel visitarla. Per me questa città e la sua gente sono l’immagine della resilienza. E’ stata la città di Pablo Escobar e del suo cartello, ma anche dei gruppi paramilitari di destra e dei guerriglieri di sinistra. E’ stata una delle città più violente e pericolose del mondo.

Poi il governo centrale ha intrapreso un processo di cambiamento sotto la guida del presidente Uribe dal 2002 al 2010. Non è stato facile. E’ stata una politica dura e ancora una volta violenta e sanguinaria. Ma in mezzo a tutto ciò ci sono state le persone, che hanno saputo resistere e voltare pagina fino a far proclamare nel 2013 Medellin la città più innovativa del mondo e a farla entrare addirittura tra le 25 più sicure.

Per questo Medellin merita una visita. Non per i suoi monumenti, ma per la sua essenza.

 

Ma partiamo dall’inizio. Noi a Medellin siano arrivati con una macchina privata, provenendo dall’Eje Cafetero. La strada è lunga, non tanto per i chilometri (circa 270), ma per le condizioni della strada stessa, che si snoda tra colline e montagne del Quindio e di Antiochia. Proprio per la sua posizione, Medellin è facilmente raggiungibile in aereo, meno con i mezzi di terra. Con autobus pubblici si rischia un viaggio di oltre dieci ore, ma se si ha la possibilità di avere un mezzo privato con autista il tragitto diventa un po’ più fattibile. Noi da Armenia a Medellin ci abbiamo messo circa sette ore. Un po’ faticoso, ma i paesaggi ci hanno ripagato di tutto.

I panorami che si aprono ad ogni curva sono meravigliosi, colline ricoperte di piantagioni di caffè e alberi da frutto, montagne e fiumi, un piacere per gli occhi.

Medellin è chiusa nella sua valle, con palazzi alti: una città verticale. Il punto di partenza per una visita della città non può che essere Plaza Botero (Plaza del las Esculturas) dove fanno bella mostra di sé 23 sculture bronzee donate da Ferdinando Botero alla sua città natale. Inutile dire che le statue sono prese d’assalto da orde di persone intente a farsi fotografare. Sulla piazza si trova anche il Museo di Antioquia che ospita tra l’altro ulteriori opere dell’artista.

Nelle vicinanze è molto bella la Casa della Cultura Rafael Uribe e l’antica Chiesa della Candelaria, oltre al Parque Cisneros  con le sue interessanti opere di luce. La piazza principale è il Parque Bolivar dove si trova anche l’imponente Cattedrale Metropolitana di stile romanico.

A Medellin abbiamo soggiornato a Poblado, sicuramente una delle zone più sicure. Il suo centro è il Parque Lleras, un’area piena di negozi, locali e ristoranti, ideale per trascorrere la sera. Abbiamo scelto l’hotel Estelar Blue. Si è rivelata un’ottima scelta. Non solo un buon hotel con camere ampie e carine, ma compresa nel prezzo, oltre alla colazione c’è anche una cena leggera a buffet.

IL SORRISO DELLA COMUNA 13

Si chiama San Javier ma per tutti è la Comuna 13 di Medellin, un barrio che racconta la sua storia di lacrime e sangue e poi di rinascita e colori. Era uno dei barrios periferici della città. Un tempo, quando ancora c’era Pablo Escobar nelle sue vie si arruolavano narcotrafficanti e sicari.

Poi arrivarono i paramilitari imponendo il loro potere di violenza e la Comuna è caduta nelle mani di gang criminali.

Alla fine è arrivato lo Stato, che con le operazioni Mariscal e Orion nel 2002 ha voluto ripulire l’area dai delinquenti, ma ancora una volta ciò è avvenuto con violenza, lasciando scie di sangue e desaparecidos.

Infine però qualche cosa è cambiato. E’ stata realizzata la Escalera eletrica, un sistema di scale mobili che ha avvicinato la periferia al centro e la gente ha iniziato a spostarsi oltre le barriere invisibili della Comuna. L’Escalera non è solo una scala ma una porta, che ha saputo far entrare il progresso e quindi anche l’orgoglio e la dignità e poi anche i turisti. I ragazzi hanno iniziato a parlare attraverso hip hop, rap e graffiti.

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Medellin, La nostra Guida nella Comuna 13 (Casa Kolacho)

Noi abbiamo conosciuto il progetto di Casa Kolacho, che è un luogo di aggregazione e di scambio culturale tra i ragazzi che hanno deciso di esprimersi con la musica, il disegno e l’arte, che sono armati di dischi e colori, che hanno scelto di sorridere, sperare e vivere. In questo modo la Comuna è divenuta anche un luogo di speranza dove i graffiti rallegrano con i loro colori, ma sono anche di monito e ricordo di un passato difficile. Oltre ai graffiti ci sono anche opere simboliche come una biblioteca o il progetto di una università dove prima c’era un carcere femminile.

La Comuna 13 non è affatto pericolosa e le persone ti accolgono con il sorriso. Si può scegliere di visitarla anche in completa autonomia o c’è la possibilità di aggregarsi ad un free walking tour, molto popolare. Le guide mostrano i graffiti e si aspettano solo una mancia.

Noi abbiamo scelto di visitare la Comuna con un Tour organizzato dal Toucan Cafè che propone questa escursione al prezzo di COP 80.000 (circa 25€). Il tour inizia a Poblado da dove con una guida si raggiunge in metro la pendice della Collina. Qui si incontra un ragazzo del barrio di Casa Kolacho che accompagna il gruppo nel tour e che introduce alla cultura di graffiti, dell’hip hop e che  ci ha raccontato con passione e commozione la storia della Comuna. Questo tour è assolutamente consigliabile perché ricco di informazioni e completo, ma perché 25.000 COP vengono destinate a Casa Kolacho, per noi una piccola cifra per loro un bel contributo.

Un bel modo di fare turismo.

#cercounhashtagperviaggiare

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