L’antico nome persiano di quest’isola era Serendip da cui poi è nato il neologismo serendipity, ossia la fortuna di fare scoperte felici per puro caso oppure di trovare una cosa imprevista mentre se ne cercava un’altra.
Poi è divenuta Ceylon per gli inglesi, ma i suoi abitanti ottenuta l’indipendenza, hanno scelto di chiamare la propria isola Sri Lanka, ossia terra risplendente. Lo Sri Lanka risplende dell’azzurro del suo mare, del verde delle sue colline ricoperte di piantagioni di té, del sorriso sincero dei suoi abitanti, dallo splendore degli stupa e dei Buddha dei suoi antichi templi.
E’ un paese povero, che ha vissuto anni di feroce guerra civile e che è stato colpito duramente dallo tsunami del 2004. Ciononostante si presenta come un paese tranquillo, dove non si notano le abissali differenze sociali dell’India, né si percepisce la povertà assoluta di alcune zone del subcontinente.
Giorno 1
Il viaggio in Sri Lanka ha inizio, naturalmente, dal suo aeroporto internazionale, che si trova a poca distanza da Negombo, una località sul mare, dove ho prenotato la prima notte.
Arriviamo, mio marito ed io, compagni di viaggio, in tempo per una passeggiata sul lungomare al tramonto.
Ceniamo in un piccolo ristorante sul mare gustando dell’ottimo pesce alla brace.
La cena viene movimentata dalla comparsa di un serpente, prontamente allontanato dai proprietari, ma basta per cenare … con i piedi sollevati da terra.
Dormiamo al St Lachlan’s hotel, di recente costruzione e piuttosto carino e confortevole.
#cercounhashtagperviaggiare
Bello …
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Sono davvero contenta di aver aperto il mio blog perchè ho avuto occasione di conoscere persone fantastiche! Grazie Paola
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Si é un bel modo di comunicare e condividere e spesso anche utile e interessante. Ciao
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