Si parte di buon’ora perché il tragitto è lungo. Dobbiamo praticamente percorrere tutta la costa sud dello Sri Lanka, passando anche per la congestionata periferia di Colombo per raggiungere Tissamaharama.
Oltrepassata Colombo, inizia la parte costiera più famosa dello Sri Lanka, dove si trovano i resort turistici. Le spiagge sono molto belle con sabbia fine e orlate di palme, ma il mare (se ci venite in agosto) è particolarmente mosso e non molto frequentato, anzi è piuttosto pericoloso.
La nostra prima tappa è Galle, dove visitiamo il Forte. Purtroppo, non abbiamo molto tempo da dedicare a questa cittadina, ma Galle è molto carina con i suoi edifici di retaggio coloniale la sua eredità olandese che si nota nel rigore delle chiese. Sicuramente meriterebbe una visita più approfondita ma noi, dopo un rapido sguardo, dobbiamo proseguire il viaggio.
Sostiamo per il pranzo a Tangalle, località di mare situata su una bella baia. Anche qui il mare è increspato, tuttavia l’atmosfera è placida e tranquilla. Dopo un lungo e faticoso tratto di strada di arriva finalmente a Tissamaharama, chiamata familiarmente Tissa, cittadina piuttosto anonima sulle sponde di un fiume.
Soggiorniamo all’hotel Chamdrika, una specie di motel, inserito però in un bel giardino tropicale, che non rappresenta la nostra prima scelta, ma qui le opzioni sono molto limitate e le sistemazioni un poco più carine sono piene.
Dopo cena, andiamo a Kataragama. Noi, per la verità non ne sapevamo molto. Ci siamo fidati del nostro autista che ci ha voluto portare e in effetti è stata una esperienza affascinante. Kataragama è una città santa ed uno dei siti sacri più venerati del paese. Qui si svolgono molte cerimonie, soprattutto tra luglio e agosto si svolge un importante festival religioso che attrae numerosi fedeli e che culmina nell’Esala Poya che è una sorta di festa buddista che si svolge periodicamente in occasione della luna piena.
E’ stata proprio una bella esperienza ed anche molto interessante: turisti non ce ne sono molti, noi ci spogliamo le scarpe per entrare nel grande recinto dove i fedeli, in processione, compiono i loro giri rituali, offrendo fiori e frutti alle divinità ed è un turbinio di luci, colori, preghiere, incenso, offerte votive, l’Asia al suo meglio!
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