Ed ora, l’ultima tappa del nostro viaggio in Sri Lanka. Trascorriamo qualche giorno al mare, a Trincomalee.
Trincomalee o Trinco, come la chiamano i suoi abitanti, è un luogo affascinante situato su un’ampia baia con un porto naturale dove anche le grandi navi possono attraccare. E’ una città con una storia complessa. Forse proprio per la sua posizione favorevole è stata ghiotta preda dei colonizzatori. Prima gli Olandesi, che hanno lasciato un grande forte tuttora visitabile il Fort Frederik, poi i Portoghesi che hanno lasciato una grande Cattedrale cattolica, per finire con i Britannici che la resero obiettivo militare dei Giapponesi nella II guerra mondiale.
Il dopo guerra non è stato da meno. L’area si è trovata al centro dell’aspra guerra civile tra forze governative e separatisti Tamil che tanti morti ha causato. Infine, per non farsi mancare nulla, nel 2004 è stata investita dal tremendo Tsunami. Oggi, tuttavia, è una cittadina tranquilla e pacifica.
Noi ci siamo fermati al piccolo cimitero di guerra inglese, abbiamo fatto due passi e scoperto che 4 nostri connazionali, tra cui un Mazzoleni, cognome delle nostre parti. Come è stata strana la vita di questo ragazzo che dalle valli bergamasche è venuto a morire qui, in un angolo sperduto di Asia, in una città che la sua famiglia non sapeva nemmeno esistere e soprattutto, dopo che la guerra in Italia era già finita.
Cacciata la tristezza, abbiamo lasciato Trinco alla volta della Uppuveli Beach che assieme a Nilaveli rappresenta la zona più turistica di questa zona, comunque non ancora meta di turismo di massa.
In particolare a Uppuveli abbiamo soggiornato al Sea Lotus Park Hotel, non bellissimo ma proprio sulla spiaggia, quindi tutto sommato una buona soluzione per qualche giorno sulla sabbia. La zona non è ancora sviluppata dal punto di vista turistico e perciò la scelta non è vasta. Ci sono un paio di bei resort da gruppi organizzati. Per il resto l’offerta è scarsa.
La spiaggia è molto bella, un’ampia striscia di sabbia fine dorata dove non c’è nessuno. Si possono fare lunghe passeggiate e spesso capita di trovare pescatori di rientro dal mare, bimbi che giocano, barche colorate.
Ci sono anche dei ristorantini sulla spiaggia dove si mangia a piedi scalzi. Il mare è aperto, non ci sono coralli. Quindi, se si cercano le Maldive… occorre andare alle Maldive!
Dopo due notti a Trinco, ahinoi dobbiamo ripartire. Qualche ora di auto ed eccoci a Colombo.
E’ stata Capitale dello Sri Lanka fino al 1978, quando le funzioni amministrative sono state trasferite a Sri Jayawardenapura Kotte, distante otto chilometri. E’ comunque la città più importante dello Stato dal punto di vista economico e commerciale, oltre ad essere la più popolosa.
Colombo ci ha sempre evocato un che di esotico e misterioso. In realtà, come si legge su tutte le guide, la città ha pochi aspetti interessanti, è molto caotica e trafficata e, se visitata in estate, anche molto molto calda.
Ma … ci sono dei ma. Senza esagerare la visita alle cose più interessanti di Colombo può essere concentrata in una unica giornata. Ecco di seguito gli spot consigliati:
1. Il Mercato. Non ha nulla di particolare rispetto ad altri mercati dell’Asia ma, tenendo conto che è soprattutto un mercato all’ingrosso, consente di vedere e di fotografare in un attimo l’intera economia di questa splendida isola. Il mercato è organizzato per aree. C’è la zona dedicata ai fiori, la zona dedicata alle banane, la zona dedicata agli ananas, la zona dedicata eccetera eccetera. Di fotografie se ne possono fare veramente tante e senz’altro molto particolari. Tutte le persone sono impegnate nelle loro attività e questo dà al fotografo il tempo e la possibilità di scattare con una certa libertà. Il mercato è molto affollato e non si deve avere timore ad infilarsi. Non avrete mai la sensazione di pericolo.
2. L’Hotel Galle Face. E’ situato sulla riva del mare nei pressi dell’omonimo green. L’esterno dell’Hotel ricorda un’enorme costruzione della campagna inglese. Gli interni ricordano invece un albergo di lusso degli anni Trenta, e probabilmente è stato restaurato proprio in quegli anni l’ultima volta… Il legno scricchiolante nei pavimenti ed il colore scuro della boiserie, caratterizza tutti gli interni di questo fantastico albergo. Noi abbiamo passato una notte. Siamo arrivati a Colombo la sera del penultimo giorno di viaggio e siamo partiti per l’aeroporto nel tardo pomeriggio del giorno successivo. Direi che, avendone la possibilità, si tratta di una esperienza da provare. Da provare ad esempio il piacere di un aperitivo tra i lunghissimi portici dei cortili dell’albergo.
3. Gli aquiloni. La città caotica trafficata è inquinata che appare nella camminata verso il mercato si trasforma in un affascinante luogo di vacanza se ci si trova a passeggiare lungo il Galle Face Green verso il tramonto. Bancarelle di giochi e street food, compagnie di ragazzi e ragazze, rigorosamente divise, passeggiano guardando il mare, giovani che si bagnano i piedi nel mare guardando il tramonto ma, soprattutto, tanti, tantissimi aquiloni che volano nel cielo caldo del tramonto.
Bellissimo. Questo momento vale la sosta a Colombo.
#cercounhashtagperviaggiare
che bel articolo, complimento!
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