Per noi il viaggio lungo la striscia del Caprivi ha rappresentato l'avvicinamento al Botswana. Anche qui l'Africa è magica con i suoi grandi spazi, ma non ha nulla a che vedere con il resto della Namibia. I paesaggi si susseguono uguali e abbastanza monotoni ma c'è il fascino della terra di confine, del “siamo lontani da tutto”.
La mia Africa. Diario dei viaggi in Namibia – Parte quinta: Etosha
Pur avendo anche passato ore senza vedere anima viva, da soli e senza guide, abbiamo potuto vedere da vicino leoni, ghepardi, rinoceronti, bianchi e neri, elefanti, zebre, orici, springbocks, gnu, giraffe, sciacalli, struzzi e uccelli di vario genere, insomma un vero paradiso.
La mia Africa. Diario dei viaggi in Namibia – Parte quarta: Himba
Opuwo è un vero crogiolo di razze: passeggiando si incontrano le donne Himba dalla pelle tinta d'ocra con i gonnellini di pelle di capra e le caratteristiche acconciature, seguite dalle donne e dagli uomini Herero, fiere nelle loro colorate crinoline in stile vittoriano completate dai curiosi cappelli a corno, mischiate con persone appartenenti ad altre tribù che vestono all'occidentale.
La mia Africa. Diario dei viaggi in Namibia – Parte terza: Ancora deserto
Proseguiamo. La strada sembra asfalto, in realtà è sale. Si lascia la costa, inoltrandosi nel Damaraland. Il primo tratto è completamente desertico, una piatta distesa pietrosa che fa sembrare il paesaggio lunare. Emozionante e molto africano il tramonto che ci conquista sulla cima della collinetta.
La mia Africa. Diario dei viaggi in Namibia – Parte seconda: dalle dune all’oceano
Alla fine del deserto sabbioso appare dal nulla, quasi un miraggio, Walvis bay, cittadina anonima separata da una trentina di chilometri di asfalto da Swakopmund. Gli ultimi 30 minuti e finalmente la città si presenta di fronte ai nostri occhi stanchi.
La mia Africa. Diario dei viaggi in Namibia – Parte prima: dalla città ai deserti
Namibia: è un'area meravigliosa, con una varietà tale di paesaggi che pare di fare ogni giorno un viaggio diverso, dal deserto al mare, dalle montagne alla savana, osservando le foche ma anche i leoni, l'architettura germanica e le capanne di fango e non ho nemmeno visto il sud del paese.
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